Cos’è il marchio – tutela, sgravi fiscali e contributivi
Cos’è e qual è il valore del marchio? Ogni giorno siamo tempestati da brand, marchi di prodotto, di azienda di linea di prodotti, di servizi, ecc. Il marchio identifica e risalta qualsiasi cosa vendiamo o compriamo.
La normativa internazionale sui marchi è molto estesa e permette alle aziende con poco più di 1000 euro di proteggere il proprio marchio aderendo al protocollo di Madrid che tutela il marchio in Unione Europea e nei principali Stati del mondo.
L’Italia ha fatto poi un passo avanti permettendo anche di ottenere sgravi fiscali e contributivi sui redditi derivanti da royalty. Parliamo di sgravi fino a due terzi in meno rispetto ad un reddito da lavoro ordinario.
Nonostante questo, le aziende che gestiscono i marchi sono pochissime e spesso di grandi dimensioni. Questo non deriva dai costi che sono in realtà accessibili a chiunque ma dalla conoscenza limitata della normativa.
L’Italia spesso ha assistito a compravendite fra imprese dove le banche hanno preferito avere come garanzia il pegno sul marchio piuttosto che su immobili. Perché?
Facile! Il marchio non ha costi o imposte di gestione ed è facilmente vendibile, soprattutto se il marchio è noto.
Ma quanti marchi può avere un’impresa? Infiniti. Pensiamo a Barilla:
Barilla, marchio dell’azienda →
Mulino Bianco, marchio di una linea di prodotti →
immagine di pubblico dominio: fonte wikipedia
Taralucci, marchio di prodotto
immagine creative commons: fonte open food facts
Barilla, Mulino Bianco e Tarallucci sono tutti marchi registrati.
Valore di un marchio
I marchi sono un valore che permette di creare valore se gestiti da professionisti. Vediamo come:
- Protezione: i marchi proteggono il prodotto ricollegando il brand a concetti di valori e qualità;
- Reddito: i marchi determinano sgravi fiscali e contributivi importanti;
- Patrimonio: i marchi possono essere conferiti a capitale sociale come fosse denaro contante.
Solo per queste tre opzioni vale la pena gestire meglio questi assets aziendali.
Quindi i marchi possono migliorare il patrimonio netto, migliorare il rating bancario, diminuire il carico fiscale, fungere da garanzia per il credito, o addirittura essere rivalutati.
Ricordo soltanto che la gestione dei marchi è comunque un processo delicato e non automatico essendo presenti diversi profili di elusione fiscale che potrebbero comprometterne i vantaggi fiscali se gestiti superficialmente o da consulenti non specializzati nella materia. Per ottenere i maggiori vantaggi è importante rispettare regole e procedure disciplinate dalla Legge.
Con il “Decreto Agosto” è stata introdotta anche la possibilità di rivalutare i marchi qualora già iscritti a bilancio 31/12/2019 leggi
