Vantaggi fiscali e finanziari della rivalutazione dei beni aziendali prevista dal decreto agosto
Perché rivalutare i beni d’impresa
Una importante occasione per le imprese, in questo periodo di covid-19, è la rivalutazione dei beni aziendali, riproposta e ampliata con interessanti novità dal “Decreto di Agosto”.
- La prima grande novità introdotta è un’aliquota molto bassa rispetto al passato. Cioè potrai rivalutare un bene aziendale pagando un’imposta sostitutiva pari a solo il 3% sui maggiori valori da iscriversi a bilancio. Un modo economico e sicuro per ripatrimonializzare l’impresa.
- Un secondo aspetto, non meno importante, è la quota di ammortamento. Rivalutando i beni aziendali, aumenteranno le quote di ammortamento da dedurre. Questo si traduce in minori tasse da pagare in fase di dichiarazione dei redditi.
- Una terza ragione per usufruire di questo vantaggio, è data dalla possibilità di rivalutare anche un singolo bene, senza avere l’obbligo di rivalutare tutti i beni appartenenti alla stessa categoria omogenea. In precedenza si dovevano rivalutare tutti i beni riferiti ad un gruppo (ad esempio Impianti).
- La rivalutazione è anche utile quando si prevedono perdite e si vuole con questo strumento rinsaldare il patrimonio netto.
- Oppure può essere utile anche a quelle aziende che, pur non essendo in un periodo di crisi, vogliano abbattere i redditi imponibili fiscali degli anni successivi.
Chi può rivalutare i beni aziendali
Vediamo quali sono i soggetti economici ammessi per la rivalutazione dei beni d’impresa:
- società di capitali
- S.p.a. – le società per azioni
- S.r.l. – le società a responsabilità limitata
- S.r.l.s. – le società a responsabilità limitata semplificata
- le società cooperative
- …
Tra gli altri soggetti ammessi alla rivalutazione dei beni aziendali 2020 ci sono anche:
- società di persone che svolgono attività commerciali
- le società in nome collettivo S.n.c.
- le società in accomandita semplice S.a.s.
- imprese individuali
- enti non commerciali residenti ed i soggetti non residenti con stabile organizzazione in Italia, che non adottano principi contabili internazionali nella redazione del bilancio.
Quali sono i beni d’impresa rivalutabili?
Posso essere rivalutati i beni d’impresa materiali ed immateriali. Non possono essere oggetto di rivalutazione invece, i beni strumentali alla cui produzione e vendita è diretta l’attività dell’impresa. In poche parole beni la cui produzione, di fatto, è finalizzata alla successiva commercializzazione.
Possono essere rivalutate le partecipazioni in controllate e in società collegate, costituenti immobilizzazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31/12/2019.
Per meglio comprendere le possibilità offerte dal decreto di Agosto, potete vedere in sintesi, un breve elenco dei beni oggetto di rivalutazione.
Rivalutazione
dei beni
aziendali
2020
Elenco esemplificativo dei beni rivalutabili:
- terreni
- fabbricati
- impianti
- macchinari
- attrezzature
- marchi
- brevetti
- partecipazioni in società controllate, iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie
- partecipazioni in società collegate, iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie
perizia per la rivalutazione dei beni
Gli amministratori e il collegio sindacale dovranno indicare, nelle rispettive relazioni, i criteri applicati ai fini della quantificazione della rivalutazione operata. Attestando che il valore della rivalutazione rientra nei limiti indicati dall’art.11 della Legge n. 342/2000.
Ad ogni modo si dovrà indicare il valore massimo individuato tenendo presente in pratica i due parametri:
- valore di mercato
- valore d’uso
A questo scopo è pertanto raccomandabile, supportare la rivalutazione con stime o perizie asseverate.