Il decreto legge 152 del 2021 è una risposta importantissima al rilancio del turismo, per tutte quelle aziende che esercitano la loro attività nel settore. Infatti le agevolazioni e incentivi per il turismo consentono, all’intero settore, di ripartire dopo una fase estremamente critica.
Le misure adottate prevedono un credito di imposta pari all’ 80% delle spese sostenute e un contributo a fondo perduto. In più, tra gli incentivi per il turismo, è previsto un ulteriore finanziamento a tasso agevolato.
Tipologie di investimento
Le aziende turistiche possono realizzare diverse tipologie di interventi . Essi possono andare dall’incremento dell’efficienza energetica, agli interventi di riqualificazione antisismica. Non solo anche gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Le agevolazioni per il turismo, prevedono interventi di ristrutturazione edilizia, restauro, risanamento conservativo. Ma anche piscine negli impianti termali, digitalizzazione, mobili e arredi funzionali.
Soggetti beneficiari
Come già detto il dl 152 sostiene tutte quelle aziende che operano nel settore turistico. Come ad esempio aziende alberghiere e agrituristiche o strutture ricettive all’ aria aperta. Non solo, anche tutto il comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale.
In più gli incentivi e le agevolazioni vanno a sostenere gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e infine i parchi tematici.
Agevolazioni e incentivi per il turismo
credito di imposta
Le agevolazioni e gli incentivi del settore turistico prevedono un credito di imposta pari all’ 80% delle spese sostenute. Per quanto riguarda tale credito, la compensazione parte dall’anno successivo. Ad ogni modo, non oltre il 31 dicembre 2025. In particolare, è cedibile a soggetti terzi, come ad esempio banche o altri intermediari finanziari, sia in parte che intero.
contributo a fondo perduto
Oltre a questo importante strumento di credit tax, è previsto un contributo a fondo perduto, nella misura massima di 40.000 euro, che può essere aumento di 30.000 euro per la digitalizzazione, 20.000 euro per l’imprenditoria femminile e altri 10.000 euro per aziende del centro sud.
La cosa ancora più importante è che il credito d’imposta e il contributo a fondo perduto sono cumulabili, in particolare non deve superare il limite delle spese ammissibili.